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Il paesaggio agricolo savonese nei documenti d’archivio

In occasione della Giornata nazionale del paesaggio 2021, che si celebra il 14 marzo, proponiamo una mostra tenuta nel 2015 presso l’Istituto, che è stata riveduta e integrata per la fruizione online.

Questa giornata è stata istituita con Decreto ministeriale 7 ottobre 2016, n. 457 con l’obiettivo di “promuovere la cultura del paesaggio in tutte le sue forme e a sensibilizzare i cittadini sui temi ad essa legati, attraverso specifiche attività”. Numerose sono le iniziative proposte ogni anno dagli Istituti del Ministero della cultura. L’elenco aggiornato degli eventi è disponibile sul sito del Ministero.

Cartina del paesaggio agricolo savonese

 

Per il Medioevo non sono disponibili rappresentazioni grafiche del territorio. La qualità dei terreni e la tipologia delle coltivazioni ci sono fornite dai notai nei loro atti.

Vengono così presentati terreni coltivati a vigna, lasciati a canneto o in cui sono presenti alberi di ulivo, castagno e fico. Dai contratti di livello si capisce come venissero sfruttati i terreni e quali coltivazioni si praticassero nel medioevo nel territorio savonese: olio, vino, castagne, biada, meliga, lino e canapa.

Nel Settecento la rappresentazione grafica del territorio si fa più precisa e il disegnatore può, oltre che distinguere i confini delle varie proprietà con colori diversi, rappresentare le vigne, gli uliveti, gli alberi da frutta e le superfici lasciate a bosco.

In alternativa, si può ricorrere a colorazioni diverse per indicare la qualità dei terreni e la loro condizione: boschi, castagneti, pascoli, uliveti, terreni incolti, pietraie e altro.

 

Guido, vescovo di Savona, dà a livello per 29 anni a Giovanni Costerici e altri

1179 gennaio 19, Savona
Guido, vescovo di Savona, dà a livello per 29 anni a Giovanni Costerici e altri un quarto del manso detto dei Brici, situato a Veirasca, contro il corrispettivo annuo di un quarto di porco, un quarto di una spalla , un quarto di montone, mezzo pollo, un quarto del vino, un terzo delle castagne, un settimo della biada, esclusi il granoturco, il lino e la canapa.
Cartulario di Arnaldo Cumano e Giovanni di Donato, Savona 1178-1188, c. 27 v.

 

Atti di un procedimento tra Ursa e Angelerio per l’eredità di Tomaso Moxeiono

1204, novembre 22, Savona
Atti di un procedimento tra Ursa e Angelerio per l’eredità di Tomaso Moxeiono, marito di Ursa, in particolare per una casa e un terreno a Ranco, con piante di castagno, querce e fichi.
Cartulario notaio Martino, 1203-1206, c. 99 v.

 

moglie e figlio del fu Guglielmo Clocio, giungono ad un accordo con Delovoso Capudagnelli in merito alla divisione dei fichi e del vino

1214, settembre 7, Savona
Alla presenza del podestà di Celle, Rinaldo Foldrato, Cecilia e Vilanetus, rispettivamente moglie e figlio del fu Guglielmo Clocio, giungono ad un accordo con Delovoso Capudagnelli in merito alla divisione dei fichi e del vino prodotti da un terreno e da una vigna posti nel territorio di Celle.
Cartulario notaio Uberto, 1213-1215, c. 107 v.

 

I procuratori del comune di Savona, Romino Formica, Francesco Buchaordei e Bonifacio di Rainaldo concedono in locazione per dieci anni a Bonanatus Quaronus di Lavagnola alcuni terreni di proprietà comunale

1297, settembre 2, Savona
I procuratori del comune di Savona, Romino Formica, Francesco Buchaordei e Bonifacio di Rainaldo concedono in locazione per dieci anni a Bonanatus Quaronus di Lavagnola alcuni terreni di proprietà comunale.
Registro della Catena, II, c. 183 r.

 

Il paesaggio agricolo savonese nei catasti e nei cabrei

Il Catasto napoleonico

Nel 1807 Napoleone stabilì l’istituzione di un nuovo catasto nei territori d’Italia acquisiti con le recenti campagne, introducendo il sistema geometrico particellare. Il regolamento del 1808 dettò le istruzioni pratiche per gli uffici, con le norme relative alle misure, contestualmente all’adozione del sistema metrico decimale, e alle planimetrie, da realizzarsi in fogli di formato rettangolare, con indicazioni sulle coloriture e sui segni convenzionali. Questa attività era curata dalle Prefetture dei Dipartimenti attraverso gli Uffici delle contribuzioni dirette e i tecnici del catasto.
Le mappe catastali di epoca napoleonica conservate presso l’Archivio di Stato di Savona sono 74 e si riferiscono al territorio del Dipartimento di Montenotte, in particolare al circondario di Savona.
Nelle tre immagini che seguono si può ammirare il territorio del Comune di Balestrino rappresentato nelle mappe del Catasto napoleonico (1808).

Attraverso il colore e il disegno nelle mappe sono rappresentate le caratteristiche del territorio (monti, rocce, boschi, prati, ecc.) e le coltivazioni, come i vigneti, contraddistinti dal colore rosa, e gli uliveti, rappresentati con una serie di simboli simili ad asterischi su fondo giallo.

Balestrino, frazione Carpe, 1° foglio d'atlante - mappa catastale

Balestrino, frazione Carpe, 1° foglio d’atlante. Scala 1:2500
Mappe catastali del Dipartimento di Montenotte, 1/2

 

Balestrino, frazione Carpe, 3° foglio d'atlante - mappa catastale

Balestrino, frazione Carpe, 3° foglio d’atlante. Scala 1:2500
Mappe catastali del Dipartimento di Montenotte, 1/4

 

Balestrino, 5° foglio d'atlante - mappa catastale

Balestrino, 5° foglio d’atlante. Scala 1:2500
Mappe catastali del Dipartimento di Montenotte, I/6

 

I disegni e il cabreo dell’Opera pia Nostra Signora di Misericordia di Savona

Nell’archivio dell’Opera pia Nostra Signora di Misericordia, che comprende 800 unità circa dal 1550 al 1950, sono presenti le filze e i registri dei conti, la documentazione relativa ai lasciti e alle eredità e la documentazione relativa all’amministrazione dell’Opera pia stessa. Fanno parte dell’archivio anche dieci disegni, realizzati dall’agrimensore Vincenzo Chiodo, e un registro (cabreo) in cui sono descritte le masserie di proprietà dell’Opera, site nel territorio savonese e non solo.

Raccolta di piante - opera pia

1788
Raccolta di piante, ossia mappe dei fondi terreni spettanti alla venerabile Opera di Nostra Signora di misericordia, levate geometricamente e delineate dall’agrimensore Vincenzo Chiodo nel 1788. Nel cartiglio superiore si legge: “La presente mappa contiene tre pezzi di terra detti li Marenchi posti nel quartiere di tal nome Parochia di S. Bernardo (…)”
Opera pia N.S. di Misericordia, mappe

 

Vincenzo Chiodo, incaricato di tracciare le mappe delle terre di proprietà dell’Opera Pia N.S. di Misericordia, rileva la Villa de li Governanti con molino attiguo e indica con precisi tratti le terre a vigneto, seminative, i frutteti e i boschi, distinguendo le tipologie di alberi.

1788
Vincenzo Chiodo, incaricato di tracciare le mappe delle terre di proprietà dell’Opera Pia N.S. di Misericordia, rileva la Villa de li Governanti con molino attiguo e indica con precisi tratti le terre a vigneto, seminative, i frutteti e i boschi, distinguendo le tipologie di alberi.
Opera pia N.S. di Misericordia, mappe

 

Tipo geometrico di alcuni pezzi di terra con case, siti nella parrocchia di S. Bernardo. La terre ospitavano vigneti, castagneti e campi coltivati

1779
Tipo geometrico di alcuni pezzi di terra con case, siti nella parrocchia di S. Bernardo. La terre ospitavano vigneti, castagneti e campi coltivati. Disegno di Vincenzo Chiodo
Opera Pia N.S. di Misericordia, mappe

 

Secolo XIX
Opera pia N.S. di Misericordia, Cabreo delle masserie proprie

Secolo XIX
Opera pia N.S. di Misericordia, Cabreo delle masserie proprie


Il Cabreo delle masserie proprie è un registro di grandi dimensioni riguardante le proprietà dell’Opera pia N.S. di Misericordia. È suddiviso in due parti: la prima parte comprende l’elenco delle proprietà, con l’indicazione del nome della masseria o della terra, il Comune e la località di appartenenza, la superficie, la tipologia delle colture, i confini e la provenienza (eredità, acquisto, ecc.). L’indicazione del numero di foglio permette di individuare la masseria nei disegni contenuti nella seconda parte del registro.
Riportiamo di seguito alcuni particolari tratti dal cabreo, di cui si può ammirare l’estrema precisione del tratto e la bellezza dei disegni.

Sulla sinistra sono rappresentate alcune masserie site a Savona in regione Folconi, Rocca di Legino, S. Michele; al centro una masseria in regione Folconi, nel luogo detto "Vigna grande"; a destra, nella parte superiore le masserie in regione Ranco e nella parte inferiore una masseria sita in Albisola Superiore, regione Grana.

XIX secolo
Opera pia N.S. di misericordia, Cabreo delle masserie proprie
Sulla sinistra sono rappresentate alcune masserie site a Savona in regione Folconi, Rocca di Legino, S. Michele; al centro una masseria in regione Folconi, nel luogo detto “Vigna grande”; a destra, nella parte superiore le masserie in regione Ranco e nella parte inferiore una masseria sita in Albisola Superiore, regione Grana.

 

Particolare di alcune proprietà site nel comune di Vado Ligure.

XIX secolo
Opera pia N.S. di misericordia, Cabreo delle masserie proprie
Particolare di alcune proprietà site nel comune di Vado Ligure.

 

Masserie a Savona, regione Riborgo

XIX secolo
Opera pia N.S. di misericordia, Cabreo delle masserie proprie
Masserie a Savona, regione Riborgo

 

Masserie sulle sponde del torrente Letimbro a Savona

XIX secolo
Opera pia N.S. di misericordia, Cabreo delle masserie proprie
Masserie sulle sponde del torrente Letimbro a Savona

 

Savona, Villa Innicen. Sono individuate le parti tenute a bosco cespuglioso, i campi seminati e le vigne.

1922
Opera pia N.S. di misericordia, Cabreo delle masserie proprie
Savona, Villa Innicen. Sono individuate le parti tenute a bosco cespuglioso, i campi seminati e le vigne.

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