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I documenti dell’Abbazia di Ferrania

1296, maggio 20, Ferrania. Contratto di affitto, particolare

Il fondo dell’Abbazia di Ferrania è giunto presso l’Archivio di Stato di Savona in due tempi, nel 1995 e nel 1998, grazie all’acquisto da parte dello Stato delle due parti in cui era suddiviso in seguito a vicende ereditarie, e che si trovavano in mano privata.

L’archivio copre un arco cronologico che va dal 1097 al 1817 ed è costituito da 459 fascicoli, 15 registri contabili, 4 volumi a stampa relativi a cause e due mappe acquerellate. Comprende 92 pergamene, una parte delle quali è stata restaurata nel 2019.

Vi si trovano documenti come concessioni e donazioni di beni o godimenti di diritti da parte di nobili o privati all’abbazia e a enti dipendenti, come S. Maria di Fornelli; investiture dell’abbazia a singoli; privilegi, lettere e documenti pontifici; contratti di locazione stipulati dall’abbazia a privati o a enti dipendenti, ad esempio S. Margherita di Biestro; mutui; permute; procure; atti relativi a cause e controversie sorte in merito a questioni territoriali, per il godimento di diritti, per la titolarità della giurisdizione; spartizioni territoriali; note di beni e suppellettili dell’abbazia; note degli affitti spettanti; conferimenti di patronato, collazioni, conferimenti di rettorie; corrispondenza con le chiese, le cappelle e le pievi dipendenti.

La mostra presenta la ricchezza e le peculiarità dell’archivio dell’Abbazia attraverso un percorso che comprende le sue pergamene più antiche e preziose e i documenti che testimoniano l’attività di gestione e utilizzo dei terreni di proprietà dell’Abbazia, dal XIII al XVIII secolo.

 

Foto Abbazia di Ferrania

La prima menzione dell’esistenza del complesso dell’Abbazia di Ferrania, che sorge nell’omonima frazione in comune di Cairo Montenotte, risale alla concessione del 1090, pervenutaci grazie a una copia duecentesca, con la quale il Marchese Bonifacio del Vasto concesse alla Chiesa di Ferrania libero transito e pascolo per tutte le sue terre. Il primo documento originale invece è l’atto di donazione del 1097, con il quale il marchese Bonifacio del Vasto, capostipite delle famiglie Del Carretto, donò, insieme al nipote Enrico, numerosi terreni, tenute agricole, chiese e altre costruzioni ai canonici regolari di S. Agostino presso la Chiesa di Ferrania. Questo primo nucleo si amplierà in seguito con l’aggiunta di nuovi territori: nel 1111 Bonifacio del Vasto concesse all’abbazia il priorato di Biestro, assegnandole i diritti che questo vantava a Carcare, Cosseria e Millesimo. Nel 1179 l’ospedale di Fornelli e l’annessa chiesa di S. Maria a Pallare, fondati dal marchese Enrico il Guercio, furono sottoposti al controllo dell’Abbazia di Ferrania.

Alla metà del XIII secolo l’Abbazia possedeva un enorme patrimonio distribuito su un vasto territorio. Il privilegio di papa Innocenzo IV del 1245, che confermava le concessioni già accordate dai suoi predecessori, permette di ricostruire il patrimonio dell’abbazia in quel periodo: 23 chiese, 5 pievi, 2 ospedali e 4 villaggi nonché beni e diritti di decime su diverse località ubicate tra la costa ligure e il basso Piemonte.

I Del Carretto, autori di cospicue donazioni all’abbazia, di fatto ne godevano le rendite potendo contare su canonici e prepositi presso il convento.

Nel 1345 una lite tra il preposito di Ferrania Tomaso Del Carretto e Giovannone Scarampo venne decisa a favore di quest’ultimo dall’Arcivescovo di Genova nel 1347. I del Carretto passarono quindi sotto la protezione degli Scarampi.

Alla fine del Trecento papa Bonifacio IX dispose la soppressione e la trasformazione in commenda dell’Abbazia, motivata dall’assenza dei canonici di Sant’Agostino e dallo stato di grave incuria in cui versava la chiesa e nel 1401 attribuì il patronato dell’abbazia agli Scarampi, che lo manterranno fino alla metà del XVIII secolo.

Dopo l’estinzione del ramo maschile degli Scarampi, nel 1747 l’abbazia fu convertita in commenda dei Santi Maurizio e Lazzaro ed aggregata all’Ordine, fino al 1818, quando il marchese Seyssel d’Aix, erede per parte materna, ottenne lo svincolo dal titolo di commenda, dopo una lunga fase di contese familiari tra le eredi femminili.

Il Marchese cedette quindi le sue proprietà in Ferrania e Cairo al marchese Marcello Durazzo, dal quale passeranno nel 1848 alla figlia Nicoletta Durazzo, moglie del marchese Ademaro De Mari.

Questi diede nuovo impulso all’azienda agricola, bonificando Pian Ceriseto, adottando nuovi metodi di coltivazione e realizzando un vino di qualità. Dopo la sua morte nel 1913, la SIPE Società Italiana Prodotti Esplodenti trasformò il granaio di Pian Ceriseto in industria per la produzione degli esplosivi.

 

La sezione comprende alcuni dei documenti relativi all’istituzione e alla storia dell’Abbazia. Sono presenti le pergamene più antiche e gli alberi genealogici a stampa delle famiglie che si sono succedute nella titolarità dell’Ente: i Marchesi Del Carretto di Cairo e la famiglia Scarampi di Asti.

Donazione di Bonifacio del Vasto alla canonica di Ferrania, 1097, particolare

Donazione di Bonifacio del Vasto alla canonica di Ferrania, 1097, particolare

 

 

L’archivio dell’Abbazia di Ferrania comprende numerosi documenti pontifici. Questi da un lato illustrano i rapporti specifici dell’abbazia con il Papato nell’ambito della gestione ordinaria dell’Ente (ad esempio benefici e concessioni), dall’altro, in un’ottica più ampia, testimoniano i riflessi locali dell’azione della Chiesa rivolta alla totalità dei fedeli, come la bolla di Callisto III, riguardante la concessione del giubileo universale ai partecipanti alla crociata di Costantinopoli.

Bolla di papa Callisto III, 1455. Particolare delle miniature

Bolla di papa Callisto III, 1455. Particolare delle miniature

 

 

In questa sezione si trovano i documenti che testimoniano la gestione del territorio da parte dei Commendatari dell’Abbazia, principalmente attraverso la locazione e l’enfiteusi di appezzamenti di terreno e la riscossione dei canoni di locazione, in genere consistenti nel pagamento di una somma in denaro o nella fornitura di frumento.

Tipo dimostrativo delle tenute di Ferrania site nei confini di Cairo, metà sec. XVIII, particolare

Tipo dimostrativo delle tenute di Ferrania site nei confini di Cairo, metà sec. XVIII, particolare

 

 

 

Bibliografia:

Mambrini F., Il fondo “Abbazia di Ferrania” dell’Archivio di Stato di Savona. Una prima ricognizione, in “Atti e memorie della Società savonese di storia patria”, n.s., LIV, Savona 2018.

Salmoiraghi A., Ferrania: dalle antiche ferriere all’industria dell’immagine. Storia, economia e sviluppo di una realtà industriale, Savona 1992.

Salmoiraghi A., Un borgo, una storia. Cairo dal X al XVIII secolo. I documenti, Cairo Montenotte 2015.

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